“Voglio solo svegliarmi senza che mi sfugga il tempo dalle mani.”
“Il tempo é un digestivo.”
“Fin dall'infanzia percepivo lo scorrere delle ore indipendente da ogni riferimento, da ogni atto e da ogni evento, la disgiunzione del tempo da ciò che tempo non era, la sua esistenza autonoma, il suo statuto singolare, il suo imperio, la sua tirannia. Ricordo con estrema chiarezza quel pomeriggio in cui, per la prima volta, di fronte all'universo vacante, non ero più che fuga di istantiribelli ad adempiere ancora la loro particolare funzione. Il tempo si separava dall'essere a mie spese.”
“Le tre del mattino. Percepisco questo secondo, e poi quest'altro, faccio il bilancio di ogni minuto. Perché tutto questo? - Perché sono nato. È da un tipo speciale di veglia che deriva la messa in discussione della nascita.”
“Annoiarsi è masticare tempo.”
“Non faccio niente, d'accordo. Ma vedo passare le ore - e questo è meglio che cercare di riempirle. Non sono mai a mio agio nell'immediato, mi seduce solo quello che mi precede, quello che mi allontana da qui, gli istanti innumerabili in cui non fui: il non-nato.”