“Se un giorno avrai un figlio, morirà perché tu sei nato, da questo delitto nessuno ti assolverà.”
“- Ho un pensiero che mi perseguita – confidò un monaco a un fratello. – Sono sicuro che morirò quest’anno.Gli rispose costui:- Le idee fisse sono come dei crampi, per esempio al piede. Il sistema migliore per farle sparire è camminarci sopra.”
“Un fratello disse a un anziano:- Abba, ho sentito dire che il fratello che abitava con te è morto. Potrei prendere il suo posto?Rispose l’anziano:- Sì, ma tu mi sembri molto più alto di lui. Non so se riuscirai a entrare nella sua tomba.”
“- Perché, abba, dobbiamo pensare sovente alla morte?- Per imparare a morire da vivi e non a vivere da morti.”
“- Abba Pambo è morto? Ma se lo ieratra è stato da lui una sola volta!- Come si vede, fratello, che ignori i grandiprogressi della medicina!”
Un padre, tornando alla cella, la trovò distrutta. Stava per maledire l’autore del misfatto, quando si morse la lingua. Aveva ricordato il detto di un anziano: “Maledici un uomo e vi saranno due tombe”.