“Da questo si può riconoscere un genio: tutti gli idioti gli sbarrano la strada.”
Scrisse abba Agilulfo: “C’è un ugual numero di stolti a Roma e a Bisanzio. Ma gli stolti romani sono stolti e basta, quelli bizantini sono stolti che ragionano”.
“Una donna del villaggio, disperata per la condotta del figlio, disse un giorno ad abba Ilarione:- Mio figlio non ascolta nessun consiglio intelligente; presta orecchio solo al primo asino che incontra! Se gli volessi parlare tu…”
“- Abba – disse un giorno un monaco al suo abate – mi dispiace di peccare contro la carità, ma fratello Zorante è davvero stupido!- Non usare questa parola; dì piuttosto che la sua ignoranza ha delle lacune.”
“Non è vero che siamo governati da un branco di poveriimbecilli; siamo governati da imbecilli ricchissimi.”
“Contro la stupidità anche gli dei sono impotenti. Ci vorrebbe il Signore. Ma dovrebbe scendere lui di persona, non mandare il Figlio. Non è il momento dei bambini.”