“Quel pezzo di carne proviene da un animale che, nella migliore delle ipotesi - e sono pochissimi quelli che hanno la fortuna di cavarsela con così poco - è stato ustionato, mutilato e ucciso per qualche minuto di piacere dell’uomo. Il piacere giustifica i mezzi?”
“È vero che l'uomo è il re degli animali, perché la sua brutalità supera la loro. Viviamo grazie alla morte di altri. Già in giovaneetà ho rinnegato l'abitudine di cibarmi di carne, e ritengo che verrà un tempo nel quale gli uomini conosceranno l'anima degli animali e in cui l'uccisione di un animale sarà considerata con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo.”
Mangiare carne è un atto considerato “giusto” e “normale” solo perché socialmente condiviso. Tutto qui. Non c’è niente di intelligente, di normale, di morale e di nutriente nell'uccidere cinquanta miliardi di animali l’anno.
“In genere si pensa che la carne non abbia nulla a che fare con gli animali. La gente non si rende conto del modo raccapricciante e spaventoso in cui gli animali finiscono nel piatto.”
“Il maiale, se non mi sbaglio del tutto, ci fornisce salsicce, pancetta e prosciutto. Che ha un cuore grande lo dicano in mille, per me è soltanto un grande imbecille.”
“L'America sta diventando una piatta società di vegetariani, astemi e puritani. Io credo nella carne rossa, nel vino e nelle donne.”