“Buon giorno stelle del cielo, la Terra vi saluta!”
“Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell’estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c’è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitare intorno a esso, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, c’è un piccolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive che credono ancora che gli orologi da polso digitali siano un’ottima invenzione.”
“Questo pianeta ha – o aveva – un problema, e il problema era che la maggior parte dei suoi abitanti era quasi costantemente infelice. Per rimediare al guaio furono suggerite varie proposte, ma queste concernevano per lo più lo scambio continuo di pezzetti di carta verde, un fatto indubbiamente strano, visto che tutto sommato non erano i pezzetti di carta verde a essere infelici.”
“Sulla Terra (prima che venisse demolita per fare posto a una superstrada iperspaziale) c’era stato per esempio il problema delle macchine. Gli svantaggi che comportava il tirare fuori mucchi di bitume nero e colloso dal suolo dove era stato fino a un certo tempo (e per fortuna della gente) opportunamente nascosto, il trasformarlo in catrame con cui coprire la terra, in fumo con cui riempire l’aria, in scorie con cui inquinare il mare sembravano avere ben più peso dell’unicovantaggio costituito dal fatto di riuscire ad andare più in fretta da un posto all’altro.”
“Questo pianeta ha, o meglio aveva, un fondamentale problema: la maggior parte dei suoi abitanti era afflitta da una quasi costanteinfelicità.”
“La terra è immortale, per questo in lei si trova il mistero della creazione.”