“Io non posso prendere i miei convincimenti cattolici, il mio articolo di fede, e legiferare con esso per il Protestante o l'Ebreo, o l'ateo.”
“Fu un uomosaggio colui che disse che non vi è più grande ineguaglianza di un uguale trattamento di diseguali.”
“Il modo in cui tratti te stesso stabilisce lo standard per gli altri.”
“Tolleranza è sempre indice di potere sicuro; quando si sente in pericolo, nasce sempre la pretesa di essere assoluto; nasce dunque la falsità, il diritto divino del mio privilegio, l'inquisizione.”
“Gli uomini sono nati uguali ma sono anche nati diversi.”
A me non piace la definizione di "ateo" perché ad affibbiarmela sono coloro che credono in Dio e guardano il mondo esclusivamente dal loro punto di vista, dividendolo in quanti credono o non credono. In questa etichettatura c'è tutta la prepotenza del loro schema mentale, che fa della loro fede la discriminante tra gli uomini.