“Viviamo in una società malata e parte della malattia consiste nell'inconsapevolezza di essere malati.”
“Uccidere il carattere è un vero e proprio reato come l'omicidio; la lingua del calunniatore è sorella del pugnale dell'assassino.”
“Talvolta un pensiero mi annebbia l'Io:sono pazzi gli altri, o sono pazzo io?”
“Per perdere la testa, bisogna averne una.”
“Non cercare di diventare un uomo di successo, ma piuttosto un uomo di valore.”
Vi è una possibilità di dirigere l'evoluzione psichica degli uomini in modo che diventino capaci di resistere alle psicosi dell'odio e della distruzione? Non penso qui affatto solo alle cosiddette masse incolte. L'esperienza prova che piuttosto la cosiddetta "intellighenzia" cede per prima a queste rovinose suggestioni collettive, poiché l'intellettuale non ha contatto diretto con la rozza realtà, ma la vive attraverso la sua forma riassuntiva più facile, quella della pagina stampata.