“Quando i ricchi si fanno la guerra tra loro, sono i poveri a morire.”
“Se tiri con l'arco, usa il più robusto. Se scocchi una freccia, utilizza la più lunga. Se vuoi colpire il cavaliere, colpisci prima il cavallo. Se vuoi catturare un gruppo di banditi, cattura prima il loro capo. Così come un paese ha dei confini, uccidere degli uomini ha dei limiti. Se l'attacco del nemico può essere fermato col suo annientamento, perché avere più morti e feriti del necessario?”
“Quando ogni autunno la gente diceva che non poteva resistere per tutto l'inverno, e quando ogni primavera non c'era una fine in vista, solo la speranza che da tutto questo potesse derivare un po' di bene per l'umanità faceva continuare a combattere gli uomini e le nazioni. Quando alla fine fu finita, la guerra aveva prodotto molti risultati differenti e uno dominante che trascendeva tutti gli altri: la disillusione.”
Il famoso "si vis pacem para bellum" non è che un giuoco di parole da oracolo di Delfo. Torniamo, signori, al senso comune, che dice: "si vis pacem para pacem".
“Io disapprovo profondamente i duelli. Se un uomo dovesse sfidarmi, lo prenderei gentilmente e con aria di perdono per la mano e lo porterei in un posto tranquillo e lo ucciderei.”
“Il rivoluzionario di un secolo è il conservatore del successivo. Il rivoluzionario inventa le idee. Quando le ha esaurite, il conservatore le fa sue.”