“Penso che il rimorso non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevoledisposizione. La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso.”
“Muoio senza rimorso, perché ho vissuto senza colpa.”
“I dolori degli uomini sarebbero minori se essi - Dio sa perché siamo fatti così! - se essi non si affaticassero con tanta forza di immaginazione a risuscitare i ricordi del male passato, piuttosto che sopportare un presente privo di cure.”
“La cosa da fare non era mai la stessa. Fermarmi all’improvviso in mezzo alla strada per abbozzare due passi indietro e uno in diagonale. Rifilare un pizzicotto nel sedere a un passante e darmela a gambe. Spalmare la colla sul sedile dell’autobus. Colpire con una pallonata il quadretto della Madonna appeso nell’ufficio del preside. In genere si trattava di lavori di precisione come questo. Le attività puramente vandaliche erano saltuarie e comunque seguite da pentimenti immediati: dopo che ebbi spalmato la colla sul sedile dell’autobus mi ci sedetti sopra io.”
“Ho compiuto 108 anni, Elaine, ne avevo 44 l'anno in cui John Coffey entrò nel miglio verde. Non è stata colpa sua, lui non poteva evitare quel che è successo, era… una forza della natura! Oh, ne ho viste di coseincredibili nella mia vita Ely… Un altro secolo sta per passare ma a me è toccato vedere i miei amici e i miei cari morire nel corso degli anni… E tu, Elaine, anche tu morirai, e la mia maledizione è sapere che io sarò ancora lì. È la mia espiazione, capisci, la mia punizione per aver lasciato che John Coffey cavalcasse il fulmine, per aver ucciso un miracolo di Dio. Te ne andrai anche tu come tutti gli altri e io dovrò rimanere. Ah, prima o poi morirò, di questo sono sicuro, non mi illudo di essereimmortale, ma avrò desiderato la morte prima che la morte mi prenda con sé. In verità… la desidero già adesso… Ci penso quasi tutte le notti mentre sono a letto, e aspetto. Penso a tutte le persone che ho amato e non ci sono più. Penso alla mia bella Jane, a come l'ho persa tanti anni fa, e penso a tutti noi che percorriamo il nostro miglio verde, ciascuno a suo tempo, ma un pensiero mi tiene sveglio più di ogni altro in queste notti: se lui ha potuto far vivere tanto a lungo un topo, a me quanto resta ancora da vivere… Tutti noi dobbiamo morire, non ci sono eccezioni, ma qualche volta, Dio mio, il miglio verde sembra così lungo.”
“Il rimpianto per le cose fatte può essere mitigato dal tempo; è il rimpianto per quelle non fatte che non trova conforto. ”