“Per vaste che possano essere le letture «di formazione» d’un individuo, resta sempre un numero enorme d’opere fondamentali che uno non ha letto.”
“Tutti probabilmente pensano che io sia una ninfomane che parla in modo incoerente, che abbia un insaziabile appetitosessuale, mentre la verità è che preferirei leggere un libro.”
“Sono un lettore di libri, vivo con una lettrice compulsiva, e non è a questo che penso; non alla carta che canta le storie, ma a quella che declama le promesse e perpetua i giuramenti. Quante speranze gli uomini hanno affidato alla carta. Tutte le loro migliori. Quanta ira è stata placata, quanto dolore lenito. Quanta brava gente come Vlad il moldavo è stata tenuta buona con un pezzo di carta. Quante battaglie hanno pensato di vincere gli assetati di giustizia imponendo agli ingiusti un solenne pattoscritto. Quanta pena si sono dati i misericordiosi per trovare le parole più alte, i più nobili accenti, da sottoporre alla firma di uomini senza cuore. Quanta lubrica sete di potere, quanta smania vendicativa ha tenuto salda la mano dei controfirmatari. [...] Il punto è che un patto, una promessa, già a metterli nero su bianco si lasciano dietro la parte del nocciolo [...]: l'intenzione. La carta è troppo povera per contenerla; la carta ha poco prezzo e chiunque se la può prendere per due lire. Un'intenzione non si dà via neanche volendo. L'intenzione del giusto non sarà mai del fedifrago, l'intenzione di un libero non sarà mai di un tiranno. [...] Un pattoscritto può diventare carta straccia, una promessa del cuore no. A meno che non si stracci il cuore.”
“Questo nostro leggere ci insegna a vivereassieme, e partire per ogni dove, e poi tornare.”
“Il fatto puro e semplice di leggere che ci fa bene. Come la lettura della Bibbia nelle antiche famiglie teneva assieme ogni cosa ben al di là di quello che ognuno sapeva cogliere di sacro dentro a quei venerabili testi, così è per noi l’azione in sé, che ci insegna ogni giorno qualcosa di buono.”
“Non voglio mai leggere nulla. Libri? Ma che libri!”