“Nell’ideazione d’un racconto la prima cosa che mi viene alla mente è un’immagine che per qualche ragione mi si presenta come carica di significato, anche se non saprei formulare questo significato in termini discorsivi o concettuali. Appena l’immagine è diventata abbastanza netta nella mia mente, mi metto a svilupparla in una storia, o meglio, sono le immagini stesse che sviluppano le loro potenzialità implicite, il racconto che esse portano dentro di sé. Attorno a ogni immagine ne nascono delle altre, si forma un campo di analogie, di simmetrie, di contrapposizioni.”
“L'aforisma è il sogno di una vendetta sottile. L'aforisma è genio e vendetta e anche una sottile resa alla realtà biblica. Chi fa aforismi muore saturo di memorie e di sogni ma pur sempre non vincente né davanti a Dio né davanti a se stesso né davanti al suo puro demonio.”
“Non pecca la penna dei giusti.”
“Vuoi tu che i poveri regnino presto? Vuoi che regnino bene? Scrivi dunque o un libro per loro o un giornale per loro oppure fatti... apostolo tra i tuoi compagni laureaticattolici per dare vita a una grandiosa scuolapopolare a Firenze. Non come un dono da fare ai poveri, ma come un debito da pagare e un dono da ricevere.”
“Più penso al progetto di un volume sulla Libertà, più mi convinco che sarà letto e farà sensazione.”
“Il miglior lavoro che nessuno scrive mai è il lavoro che è sul punto di metterlo in imbarazzo, sempre.”