“La letteratura autentica e le dittature sono incompatibili. Lo scrittore è nemiconaturale delle dittature.”
“Mark Twain raccontava le storie in modo tale da portare la tua consapevolezza oltre ogni convenzione.”
“Un uomo, con il quale sono stato spesso in disaccordo, ebbe ragione quando disse: I classici potrebbero non esser necessari alla felicità di un gruppo di venditori, ma sono indispensabili per la nostra comunità di scrittori. È da questi lavoriimmortali, che formiamo un serbatoio di intuizioni e allusioni.”
“Lo scrittore tossicodipendente è nient'altro che un tossicodipendente, sono tutti in altre parole comunissimi ubriaconi e drogati. La pretesa che droghe e alcol siano necessari per sopire una sensibilità più percettiva non è che la solita stronzata autogiustificativa.”
“Scrivere non c'entra niente col faresoldi, diventare famoso, crearsi occasioni galanti, agganciare una scopata o stringere amicizie. Alla fine è soprattutto un modo per arricchire la vita di coloro che leggeranno i tuoi lavori e arricchire al contempo la propria. Scrivere è tirarsi su, mettersi a posto e stare bene. Darsi felicità, va bene? Darsi felicità.”
“Leggiamo per assaggiare la mediocrità e sentirci una schifezza; è un’esperienza che ci aiuta a riconoscere l’orrore quando comincia ad affiorare nel nostro lavoro, e a starne alla larga. Leggiamo anche per misurarci con la grandezza e il talento, per farci un’idea di tutto ciò che si può fare.”