“Molte volte aveva sentito di come rabbini, professori e studiosi si insultassero a vicenda dandosi dell'analfabeta e della testa di rapa. Per quanto a fondo un uomo possa aver studiato, c'è sempre un altro che lo schernisce.”
“Se sai, fingi di non sapere.”
“Non diventare mai troppo grande per fare domande. Non diventare mai troppo sapiente per conoscere qualcosa di nuovo.”
“Ciò che vedeva era soltanto questo: comicità e miseria, comicità e miseria. E allora, insieme con la pena e l'orgoglio della conoscenza, venne la solitudine, perché gli riusciva intollerabile la vicinanza degli inetti con lo spirito gaiamente ottenebrato, e il marchio che lui recava sulla fronte li respingeva.”
“Non c'è rimedio, chi ne sa più degli altri non vuol essere strumento materiale nelle loro mani, e quando entra negli affari altrui, vuol anche fargli andare un po' a modo suo.”
“Il mestiere di scrittore prevede che uno sappia cosa sta facendo e per saperlo gli occorre capacitàcritica; per avere capacitàcritica deve avere molta familiarità con la storia della letteratura.”