È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte", dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni.
“Se dici una bugia, provala sempre. Se non suona bene per te, non suonerà bene per nessuno.”
“La parola della gente non vale più nulla. Tutti pensano che gli altri siano dei bugiardi. Eppure continuano a sorridere e a fare i gentili.”
“Quando tutti cominciano a raccontare la stessa bugia, allora non è più una bugia. Non più.”
“Avevo infranto una cortina di bugie, eretta da tanti sepolcri imbiancati. Politici, intellettuali, docenti di storia, direttori di giornale e opinionisti che per ottusità culturale e opportunismo ideologico non accettavano che qualcuno rifiutasse la grande bugia sulla Resistenza. Una finzione messa sugli altari dentro una teca di vetro. E da venerare con un culto quasi religioso.”
“- Perché hai detto di essere un camorrista?!- Perché volevo appartenere a qualche cosa...- Tu appartieni alla mia famiglia!”