“Tra gli Apostoli fu tacitamente convenuto che Gesù era il Redentore non di tutti gli uomini, ma soltanto del popolo ebraico. Fu dopo la missione di Paolo ad Antiochia e il successo che egli raccolse fra i gentili di questa città, che si pose e fu risolto il problema dell’universalità del Cristianesimo.”
“Il segno visibile che il cristiano può mostrare per testimoniare al mondo e agli altri, alla sua famiglia l’amore di Dio è l’amore dei fratelli. Il comandamento dell’amore a Dio e al prossimo è il primo non perché sta in cima all'elenco dei comandamenti. Gesù non lo mette al vertice, ma al centro, perché è il cuore da cui tutto deve partire e a cui tutto deve ritornare e fare riferimento.”
“La nostra testimonianza è quella di far capire cosa significa esserecristiano. Chiediamo di non esseremotivo di scandalo. Chiediamo il dono della fede, perché possiamo comprendere come, nonostante la nostra pochezza e la nostra povertà, il Signore ci ha reso davvero strumento di grazia e segno visibile del suo amore per tutta l’umanità. Possiamo diventaremotivo di scandalo, sì. Ma possiamo anche diventaremotivo di testimonianza, dicendo con la nostra vita quello che Gesù vuole da noi.”
“Bisogna resistere alla tentazione di sostituirsi alla libertà delle persone e a dirigerle senza attendere che maturino realmente. Ogni persona ha il suo tempo, cammina a modo suo e dobbiamo accompagnare questo cammino. Un progressomorale o spirituale ottenuto facendo leva sull’immaturità della gente è un successo apparente, destinato a naufragare. [...] L’educazionecristiana richiede un accompagnamento paziente che sa attendere i tempi di ciascuno, come fa con ognuno di noi il Signore. La pazienza è la sola via per amare davvero e portare le persone a una relazione sincera col Signore.”
“Ciascuna famigliacristiana – come fecero Maria e Giuseppe – può anzitutto accogliereGesù, ascoltarlo, parlare con Lui, custodirlo, proteggerlo, crescere con Lui; e così migliorare il mondo. Facciamo spazio nel nostro cuore e nelle nostre giornate al Signore. Così fecero anche Maria e Giuseppe, e non fu facile: quante difficoltà dovettero superare!”
Ad ogni cristiano è chiesto di esserecoerente in ogni circostanza con la fede che professa. E la coerenza cristiana è una grazia che dobbiamo chiedere al Signore. Essere coerenti, vivere come cristiani e non dire: "sono cristiano", e vivere come pagano. La coerenza è una grazia da chiedere.