“Bisogna possedere uno spirito molto indipendente per crearsi cinque o sei opinioni personali nel corso dell'esistenza.”
“Credo in un Dio che prende così sul serio l’alleanza col mondo da essere coinvolto nel processo vitale mediante cui il mondo si fa, un Dio che si pone al servizio del mondo per farne scaturire mediante un ininterrotto processo il «regno di Dio». Credo in un Dio che, proprio come Gesù quella sera depose le sue vesti e prese a lavare i piedi ai discepoli, al momento della creazione depose la sua assolutezza e istituì quale assoluto non più se stesso, ma se stesso in comunione con il mondo, cioè il regno di Dio. Il regno è «Dio + mondo» ed è questo, cristianamente parlando, il vero assoluto, cioè la relazionalità totale dell’amore. In seguito all’incarnazione, Dio diviene un pezzo di mondo, e quindi l’assoluto non è più Dio in sé, ma Dio insieme al mondo. Credo altresì in un Dio che legandosi al mondo rimane al contempo sempre al di là del mondo, e che, con questo suo essere al di là, opera come una specie di attrattore cosmico verso cui il mondo si orienta e orientandosi produce evoluzione, e verso cui la menteumana si orienta e orientandosi produce bene e giustizia, andando a sanare laddove è possibile le ingiustizie che scaturiscono dal processo naturale. Credere in Dio significa per me in questa prospettiva attribuire la parola definitiva dell’essere al senso di giustizia e di bene che trova la più alta realizzazione in quella speciale consacrazione dell’energia libera che chiamiamo amore.”
“La morte di Gesù non va ricondotta a una decisione prestabilita da parte di Dio Padre, bisognoso, o desideroso, di quel sangueinnocente per redimere il mondo, ma a una logica inscritta da sempre in tutte le cose, visto che ogni forma di esistenza partecipa della passione primigenia e inestirpabile della vita.”
“La religione oggi perlopiù è vissuta come chiusura e come difesa, e ha un timbro conservatore, integralista, fondamentalista.”
“Oggi il pensiero di Dio che ancora sopravvive spesso sussiste o come contrasto e inimicizia verso il mondo, oppure come sogno o illusione di un mondoseparato, del tutto diverso dal mondoreale e perciò consolatorio e rassicurante. Per questo in tutti coloro che pensano, non-credenti ma anche credenti, si avverte il bisogno di «una distruzione dell’idolo metafisico e imperiale che scambiamo per Dio.”
“Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse.”