“- Gib: Ehi, sei nato in una stalla?- Faisil: In un bordello.”
“Noi non corriamo, verso la morte, fuggiamo la catastrofe della nascita, ci affanniamo, superstiti che cercano di dimenticarla. La paura della morte è solo la proiezione nel futuro di una paura che risale al nostro primo istante.”
“So che la mia nascita è un caso, un incidente risibile, eppure, appena mi lascio andare, mi comporto come se fosse un evento capitale, indispensabile al funzionamento e all'equilibrio del mondo. Sono attratto dalla filosofia indù, il cui proposito essenziale è il superamento dell'io; eppure tutto quello che faccio e tutto quello che penso è solo io e disgrazie dell'io.”
“Nessuno guarisce dalla malattia dell'essere nato, una ferita mortale se mai ce n'è stata una.”
“Frivolo e incongruente, dilettante in tutto, avrò conosciuto a fondo soltanto l'inconveniente di essere nato.”
“Mettere in questione la nascita è una disintossicazione e una liberazione.”