“L'indice se uno ha incorporato e rivive in sé profondamente il senso e l'idealeclassico, è, per me, quello di non poter sopportare la lettura del Nuovo Testamento, di sentirne una ripugnanza insormontabile come per un amalgama informe di squilibri mentali, aberrazioni, superstizioni, rapimenti e trasporti psichici, svenevolezze sentimentali e morbosità.”
“Il linguaggio con cui annunciare il Vangelo chiede di essere rinnovato, con saggezza pastorale. Questo è essenziale sia per essere compresi dai nostri contemporanei, sia perché la Tradizione cattolica possa parlare alle culture del mondo di oggi e aiutarle ad aprirsi alla perenne fecondità del messaggio di Cristo.”
La misericordia è la parola-sintesi del Vangelo, possiamo dire che è il “volto” di Cristo, quel volto che Egli ha manifestato quando andava incontro a tutti, quando guariva gli ammalati, quando sedeva a tavola con i peccatori, e soprattutto quando, inchiodato sulla croce, ha perdonato: lì noi abbiamo il volto della misericordia divina.
“L’umanità ha tanto bisogno del Vangelo, fonte di gioia, di speranza e di pace. [...] L’annuncio del Vangelo è la prima e costantepreoccupazione della Chiesa, è il suo impegno essenziale, la sua sfida maggiore, e la fonte del suo rinnovamento.”
“Il Vangelo letto e meditato in famiglia è come un pane buono che nutre il cuore di tutti. E alla mattina e alla sera, e quando ci mettiamo a tavola, impariamo a direassieme una preghiera, con molta semplicità: è Gesù che viene tra noi, come andava nella famiglia di Marta, Maria e Lazzaro.”
“La parola del Signore risorto e vivo ci indica la strada per raggiungere la vera beatitudine, la strada che conduce al Cielo. È un cammino difficile da comprendere perché va controcorrente, ma il Signore ci dice che chi va per questa strada è felice, prima o poi diventa felice.”