“Nascondi le cose lontane, tu nebbia impalpabile e scialba, tu fumo che ancora rampolli, su l'alba, da' lampinotturni e da' crolli d'aeree frane!”
“Alba: il momento in cui gli uomini ragionevoli vanno a letto. Certi vecchi preferiscono alzarsi all'incirca in quel momento, fare un bagno freddo e una lunga passeggiata a stomaco vuoto, e mortificare altrimenti la carne. Poi indicano con orgoglio queste pratiche come la causa della loro salute robusta e degli anni maturi, la verità è che sono sani e vecchi, non a causa delle loro abitudini, ma nonostante queste. La ragione per cui si trovano solo persone robuste che fanno queste cose è che tali pratiche hanno ucciso tutti gli altri che ci hanno provato.”
“Il cielo pallido si va colorando di rosa, finché ciò che scorgiamo a oriente quasi ci strappa un grido, e il cuore sembra arrestarsi dinanzi alla strana e immutabile maestà del sole che sorge: qualcosa che accade ogni mattino da migliaia e migliaia di anni.”
“Solo di tanto in tanto ci capita di avere la certezza di vivere a lungo, molto a lungo, forse addirittura per sempre. Succede, a volte, quando ci alziamo all’alba, e usciamo in quell’ora tenera e solenne, da soli.”
“È l’ora in cui le coseperdono la consistenza d’ombra che le ha accompagnate nella notte e riacquistano poco a poco i colori, ma intanto attraversano come un limbo incerto, appena sfiorate e quasi alonate dalla luce: l’ora in cui meno si è sicuri dell’esistenza del mondo.”
“Bisogna vederla così la città, alla fine della notte, andare ad alzarle la veste… entrare nella cortina fumosa del megalopolio, arrivare per le strade deserte, livide dell’alba. Quella è l’emozione! Bisogna arrivare solo per prendersi l’emozione di arrivare. Visitare è un’altra cosa”