“Se io rendo volontario qualcosa che mi verrebbe spontaneo, ne inibisco la irrefrenabilità e ne riduco la portata disfunzionale.”
“Qui sulla terra, la filosofia ci inviterà sempre invano a considerare le qualità come cose concrete. La volontà potrà forse dichiararsi d'accordo - l'anima - l'intelletto mai.”
“La vera istruzione deve in definitiva essere riservata agli uomini che insistono a voler sapere: il resto non è che pastorizia.”
“Cambiar pelle non si può: occorre una volontà riservata a pochi. Solo i santi vi riescono, e qualche volta i poeti. Coloro, cioè, che credono veramente in qualcosa di eterno.”
“La mancanza di volontà di vivere, che oggi dilaga endemica, è l'unicamalattia certamente mortale, alla quale non ci sarà rimedio in eterno.”
Tutta la loro vita trascorreva non secondoleggi, statuti o regole, ma secondo la loro volontà e libero arbitrio. Così aveva stabilito Gargantua. La loro regola consisteva in questo solo articolo: "Fa' quello che vuoi", perché personelibere, bennate, ben istruite, che frequentano oneste compagnie, sentono per natura un istinto e un'inclinazione che sempre le spinge ad atti virtuosi e le tiene lontane dal vizio: ed è ciò che essi chiamavano onore.