“A me, se di vecchiezzala detestata sogliaevitar non impetro,quando muti questi occhi all'altrui core,e lor fia voto il mondo, e il dì futurodel dì presente più noioso e tetro,che parrà di tal voglia?che di quest'anni miei? che di me stesso?Ahi pentirommi, e spesso,ma sconsolato, volgerommi indietro.”