“Le parole ci sono d'ostacolo. In qualsiasi situazione i primitivi stabilivano una parola, credevano di aver fatto una scoperta. Come diversamente stavano le cose in verità! Essi avevano sfiorato un problema e mentre vaneggiavano di averlo risolto, avevano creato un ostacolo alla sua soluzione. Oggi ad ogni conoscenza si deve inciampare in parole pietrificatesi per l'eternità e così piuttosto che una parola ci si romperà una gamba.”
“Le parole non colgono il significatosegreto, tutto appare un po' diverso quando lo si esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è bene e mi piace moltissimo, anche con questo sono perfettamente d'accordo, che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suoni sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri.”
“E quelloche vorrei dirti di più bellonon te l'ho ancora detto.”
A volte, penso che saprei scrivere, che saprei descrivere, ma subito divento così stanca e penso: perché tante parole? Vorrei che ogni parola che possa capitarmi di scrivere fosse una nascita, realmente una nascita, che nessuna fosse innaturale, che ogni parola fosse una necessità, altrimenti non ha alcun senso. Per questo, non saprò mai vivere della “scrittura”, ma avrò sempre bisogno di un mestiere per guadagnarmi il pane. Ogni parola deve nascere da una necessità interiore, scrivere non può essere qualcos’altro.
“Vorrei crearecose con parole serie e strane. Una vera raffinatezza e tenerezza, credo, può crescere solo su un fondo di forza originaria. Se no, ci si ritrova nella perversione e nella decadenza.”
“Le parole, al pari degli angeli, sono forze dotate di poteri occulti su di noi. Sono presenze personali corredate da intere mitologie... e dei loro effetti monitori, blasfemi, creativi e distruttivi.”