“Il regno dei cieli è capace di cambiare il mondo, come il lievito nascosto nella pasta; è piccolo ed umile come un granello di senape, che tuttavia diventerà grande come un albero.”
Il giardino dell’Eden, quello con l’albero e la mela e quelli che danno un morso alla mela. L’hai presente? — Sì, certo. — Be’, c’è questo Dio, il vostro Dio, che piazza un melo in mezzo al giardino e dice: “Ragazzi, fate quello che volete, ma non mangiate le mele”. Caso straordinario, loro addentano una mela, ed ecco che lui ti salta fuori da dietro un cespuglio gridando: “Vi ho beccati, vi ho beccati!”. Non avrebbe fatto molta differenza se non avessero mangiato la mela. — Perché no? — Perché quando hai a che fare con quel tipo di dei, in trappola ci cadi sempre. Sai che cosa avrebbe detto se non l’avessero mangiata? — No. Che cosa? — “Ma per Dio, ragazzi... cioè per me... non potevate prendere un morso dall’albero della conoscenza? Adesso sono costretto a cacciarvi perché non sopporto di stare con due ignoranti, io che so tutto”.
“Musica, il più grande bene che i mortali conoscano. E tutto ciò che del paradiso noi abbiamo quaggiù.”
“I diritti della monarchia, i cieli e le acque di Flegetonte (gli inferi) visitando cantai finché volsero i miei destini mortali.Poiché però la mia anima andò ospite in luoghi migliori, ed ancor più beata raggiunse tra le stelle il suo Creatore, qui sto racchiuso,(io) Dante, esule dalla patria terra, cui generò Firenze, madre di poco amore.”
“Il paradiso è esattamente proprio dove sei in questo momento... solo molto molto meglio.”
“Perché agitarsi tanto? Non andrai in cielo prima d'essere tu stesso un cielo vivente.”