“Perché in un locale o in qualsiasi altro posto pieno di gente, quando va via la luce parte un applauso? Si sentono urla e applausi, e poi c’è qualcuno che dice «stai a posto con le mani!» e tutti ridono. E poi quando la luce torna, c’è ancora un altro applauso e un generale sospiro di sollievo.”
“Ne la chiesacoi santi, e in taverna coi ghiottoni.”
“Merito un premio per questo: versare il drink, agitarlo, annusarlo. Lasciare il bar senza averne bevuto un sorso. È questo che ti fa sentire disintossicata.”
“La briscola. Gioco molto semplice. L’avversario sbatte sul tavolo una carta, e voi dovete sbatterla più forte. I buoni giocatori rompono dai quindici ai venti tavoli a partita. È opportuno, prima di sbattere la carta sul tavolo, inumidirla con un po’ di saliva. Le carte prendono così la caratteristica forma a cartoccio, e la durezza di un sasso. In molti bar, per mescolare un mazzo di carte da briscola, si usa un’impastatrice.”
“L’uomo primitivo non conosceva il bar. Quando la mattina si alzava, nella sua caverna, egli avvertiva subito un fortedesiderio di caffè.”
“E' perfettamente inutile che un bar possieda un buon biliardo, se non ha un buon scemo da bar.”