“Il declino americano segue la parabola di altri imperi, logorati da appetiti territoriali eccessivi: il costo delle due guerre in Iraq e Afghanistan (3000 miliardi) sta depauperando gli Stati Uniti, li costringe a privazioni dolorose e pericolose. Il collasso di risorse pubbliche è evidente nelle infrastrutture fatiscenti. New York stessa è una metropoli che casca a pezzi, dal metrò alle strade, agli ospedali, i sacrifici di bilancio sono ben visibili.”
“Avete mai sentito parlare di un generale esperto che vuole assalire una roccaforte informando il nemico dei suoi piani? Celate i vostri scopi e progressi, non svelate i vostri progetti fino a quando non possono essere contrastati, fino a quando la battaglia è conclusa e vincete la vostra guerra prima di averla dichiarata. In poche parole, imitate quegli strateghi i cui piani non sono noti se non a quelle terre devastate dal passaggio delle loro truppe.”
“Nelle notti di quel lungo assedio si facevano serate di poesia. Erano gremite, le persone avevano bisogno di parole a contrasto della loro malora. Duravano fino all’alba.”
“Se la guerra è una cosa orribile, il patriottismo non è forse l'ideamadre che la nutre?”
“Una vittoria non è tale se non mette fine alla guerra.”
“Quanto alla guerra, che è la più grande e pomposa delle azioni umane, mi piacerebbe sapere se vogliamo servircene come prova di qualche nostra prerogativa o, al contrario, come testimonianza della nostra debolezza e imperfezione.”