“Cosa contrassegna le parole fragili e delicate, le parole che sono arcobaleno di speranza, e cosa le distingue da quelle che non lo sono? Solo l'intuizione e la sensibilità ci consentono di conoscerle, e di coglierle nei loro orizzonti di senso.”
“C’è una parola per designare ogni oggetto, e il viaggiatore scopre, stupefatto, che la storia degli uomini è in definitiva la storia di quegli oggetti e delle parole che li indicano, e dei nessi esistenti fra gli uni e le altre, più i loro usi e disusi, il come, il fine per cui, il dove e il chi li ha prodotti. La storia così narrata non si ingombra di nomi, è la storia degli atti materiali, del pensiero che li determina, degli atti che determinano il pensiero.”
“Le parole sono il diavolo, noi lì a credere di lasciarci uscire dalla bocca solo quelle che ci convengono e, tutt’a un tratto, ce n’è una che s’intrufola, non abbiamo visto da dove sia spuntata, nessuno l’aveva chiamata, e, a causa di quella parola, che non di rado avremo poi difficoltà a ricordare, la rotta della conversazione cambia bruscamente quadrante, ci mettiamo ad affermare ciò che prima negavamo, o viceversa.”
“Le parole degli uomini sono come ombre, e le ombre non potrebbero mai spiegare la luce, fra le ombre e la luce c'è e si frappone il corpo opaco che le genera.”
“Il termine populismo è molto più recente e ci arriva dalla Russia, dove fu coniato alla metà dell'Ottocento per indicare una rivoluzione dei contadini.”
“Ogni parola ha conseguenze. Ogni silenzio anche.”