“Eri dispiaciuta di avermi sgridato, ma ancora di più ti addolorava il mio silenzio, attribuito al difetto che impediva la difesa. Male mi intendeva il tuo rammarico. Piansi sotto il tuo braccio per averti procurato una colpa, per quello che pensavi di buono su di me, perché tu eri giusta ed io avevo approfondito l’orma di un tuo errore per un’emozione di estraneità. ”