“Ancora non sapevo che i nuovi computeramericani di cui si era rifornito il Dipartimento di Storia, scocche beige ravvivate da una piccola mela multicolore, erano destinati a cambiare il mio modo di pensare alla scrittura, alla grafica, allo stivaggio di informazioni e, un giorno, persino alla musica, alla corrispondenza e alla vitasociale in genere.”
“Non si pensa nemmeno che si invecchierà, né che il tempo passi, né che, dal giorno in cui nasciamo, camminiamo verso un’unica fine.”
“È facilegiudicare gli altri, ma ci rendiamo conto di quanto sia meschino il nostro disprezzo solo quando li abbiamo persi, quando ce li portano via.”
“Il folle è consapevole di esserlo? O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia per salvaguardare la loro esistenza insensata?”
“Passata la prima gioventù, ci si rende conto della fragilità della propria esistenza.”
“Io so che nessuno può davvero fermarmi se non me stesso e che nessuno può davvero aiutarmi se non me stesso.”