La "dolcezza del vivere" è scomparsa con l'avvento del rumore. Il mondo sarebbe dovuto finire cinquant'anni fa; o, meglio ancora, cinquanta secoli fa.
“La bellezza dovrebbe incutere sgomento.La dolcezza dovrebbe incutere un timorereverenziale.”
“Nell'umanità la regola − che naturalmente comporta delle eccezioni − è che i duri sono dei deboli di cui gli altri non si sono curati, e che i forti, preoccupandosi poco che ci si curi o meno di loro, sono i soli ad avere quella dolcezza che il volgo scambia per debolezza.”
“Tutta la nostra energia, tutta la nostra dolcezzacerchiamo di addensarla in un'unica Sfera:gettiamo i nostri piaceri con rude violenzaoltre i cancelli di ferro della Vita. Cosìsebbene non si possa obbligare il nostro solea fermarsi, possiamo tuttavia obbligarlo a correre.”
“La dolcezza è poesia. La montagnavista da lontano è poesia. Gli occhi che si chiudono dal sonno sono poesia. Puccini è poesia. Gadda è poesia. I rari rumori della notte sono poesia. La finestra che adesso apro per andare in terrazza a guardare il lago è poesia. Insomma la poesia è dappertutto, ma sarà vero che solo pochi la vedono? Io non ci voglio credere. Anche la persona più fredda e disincantata, più malvagia e sgradevole, più perversa e scellerata in un angolino del suo animo deve avere un ricordo, un rimpianto. E il rimpianto è già poesia.”
“A che ti serve stare con qualcuno se devi ogni giorno recitare la dolcezza?... Non c'è travestimento che possa nascondere a lungo l'amore dov'è. Né fingerlo dov'è. L'anima ha bisogno soprattutto della nostra spontaneità... allora secerne le sostanze della gioia di vivere, della cura di noi stessi.”