“Il linguaggio è un'arte anonima, collettiva e inconscia, il risultato della creatività di migliaia di generazioni.”
“Se metti due computer vicini, costruiti ad una settimana l'uno dall'altro comunicano, alla velocità della luce, ma uno in aramaico e l'altro in sardo antico. Non ci capiamo più, lo capite?”
“Gli scrittori oggi devono navigare le instabili correnti verbali dell'era post-Gutenberg. Quand'è che finisce il gergo e inizia un nuovo dialetto? Dov'è la linea tra il neologismo e l'iperbole? Qual è il linguaggio del villaggio globale? Come possiamo tenere il passo con la tecnologia senza impantanarci nei tecnicismi? È possibile scrivere di macchine senza perdere il senso dell'umanità e della poesia?”
“Se la lingua fosse un prodotto dello spiritologico, e non del poetico, ne avremmo una sola.”
“La lingua che si parla peggio è quella in cui meno si può mentire.”
“L'uomo si comporta come se fosse il modellatore e il padrone del linguaggio, mentre in effetti il linguaggio resta il padrone dell'Uomo.”