“I giorni e i mesi sono viaggiatori dell’eternità. Così passano gli anni. Viaggiano ogni minuto dei loro giorni coloro che navigano nel mare o cavalcano la terra, finché non soccombono sotto il peso del tempo. Molti vecchi muoiono durante il viaggio. Solo io ho ceduto alla tentazione delle nuvole, le vagabonde del cielo.”
“Nell’ombra della notte si ritorna soli. È l’ora che preferisco per viaggiare in bicicletta, al raggio delle stelle su la strada vuota, per la bianchezza della quale l’occhio vede da lungi sicuramente. Dove si corre?”
“La mappa non è il territorio.Il menù non è il pranzo.Lo spartito non è la musica.”
“Fa scorrere il dito sul mappamondo di legno e pensa ai molti confini che non ha ancora attraversato.”
“Alle volte, per andare in un posto, si devono seguire zig-zag e serpentine e ci si deve prendere tutto il tempo che occorre. Più di quanto non sembri necessario. E, pure se i chilometri da percorrere sono pochi, se davvero si vuole arrivare fino alla meta, si deve essere pronti alla pazienza.”
“Capita di dover scendere dal convoglio, quando ancora la meta è lontana. E se il viaggio è una narrazione, quella fermata obbligata, quella pausa improvvisa, è come se mettesse fine a un racconto a cui si presta attenzione. Accade però altre volte che, proprio quella interruzione, proprio quel viaggio abortito, dia luogo a un altro percorso e a un’altra narrazione.”