“Il cinema d'autore per me è ancora importante.”
“Non voglio dimostrare niente, voglio mostrare.”
“Il business del cinema è macabro, grottesco: un miscuglio tra una partita di calcio e un bordello.”
Questo è un Paese di talenti e non di squadre. A livello individuale sparigliamo e sbaragliamo, ma è nel discorso organizzativo che manchiamo. Non sappiamo ottimizzare niente, sviluppare il valore delle cose. Se lo si guarda nella prospettiva degli eventi “La grande bellezza” non l’hanno amplificato, l’hanno detonato. Ed era un evento unico: erano 15 anni che non vincevamo un Oscar, questo è demoralizzante. Di non essere stata lì, di non aver fatto il red carpet mi dispiace, e molto. Lo dico non soltanto per me ma anche perché l’immagine che si ricorda nel tempo della “Notte degli Oscar” è quella delle foto delle attrici che solcano il tappeto rosso in abiti favolosi. Come si dice: “È la materia di cui sono fatti i sogni”. Senza è come se mancasse qualcosa” E poi, per quanto possa essereottimista, dubito che la cosa possa verificarsi nuovamente per me e, soprattutto, a breve. A me non è mai riuscita l’incoronazione: sono stata capace di lavorare tanto, di fare tanto, ma alla fine la cerimonia mi è sempre sfuggita. Se mi sono ritrovata “regina” è perché qualcuno me l’ha riferito mentre stavo a casa, in camerino, al bar o persino alla toilette. Ma mai nessuno per via ufficiale.
Mi è capitato di incontrare una bambina che aveva letto "Pinocchio", ma non aveva ancora visto il film. Dopo che lo vede, mi sembra scettica e allora le chiedo che cosa non l’ha convinta. Lei risponde perplessa; "La voce del Grillo parlante era completamente diversa rispetto al libro".
“Quando lavori con Jerry Bruckheimer, puoi star certo di due cose: non ci sono sprechi di produzione e il catering è pari a quello di un ottimo ristorante. Jerry è un produttore fantastico e il suo impegno nei film è eccezionale.”