“Ciascuna generazione sembra lanciare un grido di angoscia, come se fosse stata tradita, venduta, svalutata. Ogni generazione sogna qualcosa di meglio per i propri giovani, ogni generazione saluta l’approdo dei propri giovani all’età adulta con delusione segreta ma profonda.”
“Ogni dieci anni nasce una nuova generazione di attori.”
“Lo sforzo non finisce mai. La libertà non è mai definitiva, ogni generazione deve conquistarsela.”
“In termini tecnici, sono il tipico relativista etico. La definizione circola da qualche anno, più o meno spregiativa a seconda che chi la adopera sia molto o poco convinto di detenere verità assolute. La trovo calzante. Sta a indicare quella larga fetta di adulti occidentali che, a parte una ridottissima serie di precetti senza tempo e senza copyright (tipo non ammazzare e non rubare), non riescono a trovare indiscutibile alcun assetto etico, specie nella vita privata. Di qui una diffusa incapacità di pronunciare certi No e certi Sì belli tonanti, belli secchi, con quel misto di credulità e di boria che aiuta, e tanto, a credere in quello che si dice.”
“Chi nel frattempo cerca di continuare a vivere”, ecco una onesta definizione media dei genitori: dico quelli della mia generazione, ma più compiutamente, e con molti patemi in meno rispetto a noi, anche quelli che ci hanno preceduto. Con il fortesospetto – quasi una certezza – che le generazioni precedenti, quanto all’arte di non farsi sopraffare dai figli, fossero molto più attrezzate della nostra.
“Tutti i vostri pensieri, tutti i semi da voi gettati, e da voi forse già dimenticati, s’incarneranno e cresceranno, e chi da voi li ha ricevuti li trasmetterà ad altri. E che ne sapete voi della parte che avrete nella futura decisione dei destini umani?”