“Abbiamo brindato a un'era gloriosa che va verso la sua amara fine!”
“Questi giovani d’oggi non credono a niente: noi, alla loro età, eravamo pieni di delusioni.”
“La tristezza è che quando finisce un'epoca ne comincia subito un'altra.”
“Sembro uscita dagli anni Sessanta perché mi piacciono le auto, la musica e la moda di quel periodo, oltre che il senso di ribellionesociale che si respirava ai tempi. E' stata un'epoca interessante sotto vari punti di vista.”
“Dopo un certo numero di generazioni, i mezzi di produzione basilari subiscono una trasformazione: vapore, elettricità, standardizzazione, catena di montaggio, produzione snella e ora robotica.”
La mente del cacciatore-raccoglitore si adattava a ritmi, migrazioni e abitudini delle sue prede, altrimenti non le avrebbe incontrate; quella dell’agricoltore al ciclo dei vegetali che coltivava; quella dell’uomo al tempo dell’industria, al “carattere” delle macchine: la velocità e la quantità; la mente, al tempo dell’informatica, deve adeguarsi a un mondo senza tempo né spazi da percorrere, piatto, e a una logica binaria (sì/no, acceso/spento, pieno/vuoto), quella degli strumenti che usiamo (non si direbbe, ma questo apre campi sterminati all’ideazione).