"Ego": pronome-pavone; sulla bocca dell'uomo, odioso. Dio solo può dire: Io. ("Ego sum qui sum", "Ego sum Dominus Deus tuus").
“Nell’aver a che fare con la gente, potete notare nei loro confronti sottili sentimenti di superiorità o d’inferiorità? State guardando l’ego, che vive di confronti. L’invidia è un derivato dell’ego, il quale si sente sminuito se accade qualcosa di buono a qualcun altro, o se qualcuno ha di più, sa di più, o può fare più di voi. L’identità dell’ego dipende dal confronto e si nutre del di più. Si afferrerà a qualunque cosa. Se tutto fallisce, potrà rinforzare il suo fittizio senso del sé, guardandovi come qualcuno che la vita tratta più ingiustamente o che è più malato di qualcun altro. Quali sono le storie o le fiction dalle quali derivate il vostro senso del sé?”
“L'ego è l'ostacolo più grande che un artista deve fronteggiare ed ogni occasione per distruggerlo si rivela salutare.”
“Le ore prima di un suicidio sono fatte di enorme presunzione ed egocentrismo.”
“La vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.”
“Nei malati, uno degli ostacoli più certi alla guarigione è il focalizzare l'attenzione su se stessi.”