“Bisogna ringraziare anche per gli sgarbi. Permettono di valutare meglio chi li fa.”
“Mostra che le loro parole possono ferirti, e non sarai più libero dalla derisione. Se proprio vogliono darti un nome, accettalo, fallo tuo, in modo che poi non possano mai più usarlo per farti del male.”
“Giudica te stesso con il metro della sincerità, e giudicherai gli altri col metro della carità.”
“Non giudicare se non vuoi essere giudicato.”
“Questa è l’omofobia più subdola, che s’insinua nelle interviste, striscia nei campi da calcio, s’infiltra nei salotti borghesi. Diventa Sentinelle in piedi. È quella di personeperbene che sentono di avere il dovere di giudicare la mia vita, il mio valore, i miei diritti dallo schermo della televisione.”
“Nessuno dovrebbe giudicarmi senza prima passare qualche minuto con me, in compagnia del mio stesso stupore.”