“Io non faccio cultura, la vendo.”
“Un uomo che, semi-illetterato, ha vivo il sentimento di onore e di fedeltà, per noi vale di più di un accademico laureatonarcisista pronto ad ogni cortigianeria pur di farsi avanti o di uno scienziatovigliacco: e, più in alto di tutto, stanno per noi i valorieroici ed ascetici, unici a giustificare la vita con qualcosa, che è più che vita.”
“Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla.”
“L'uomo colto ha sempre con sé la sua ricchezza.”
“I giovani sono la nostra salvezza in termini di cultura, creatività e competizione con il mondo. Non possiamo permettere che i cervelli migliori continuino a espatriare. I giovaniitaliani li vogliono dappertutto e il Paese se li lascia scappare. Di giovani bravi ce ne sono tanti, ma bisogna formarli e far germogliare in loro l’orgoglio della cultura italiana e la voglia di fare nel loro Paese.”
“Credo molto nell’apporto che i privati possono dare a sostegno della cultura, ritengo sia una partecipazione indispensabile per contribuire al progressomorale e civile del Paese.”