“A Bonifacio la magia era una fatto tangibile, aveva una sua consistenza, perché era spinta dai grandi venti di maestrale provenienti dal Golfo del Leone. Ma aveva le sue necessità da queste parti, perfino essa, per poter essere apprezzata richiedeva un certo anticonformismo di pensieri e comportamenti e richiedeva che si accettasse l’imprevedibile come unica e sola regola.”