La gente era solita lamentarsi sempre con me: "Non riesco nemmeno a sentirti cantare perché i tuoi vestiti sono così alti".
“Mozart? Non è quello che ha composto la colonna sonora di Amadeus?”
“Perché dite che il numero non è poesia? Un grande poeta, che si chiamava Goethe, ha cantato il contrario, contando i piedi dell'esametro sulle morbide carni femminili. E se interrogate un musicista, vi dirà che non c'è armonia senza numeri. Forse è per questo che la maggior parte dei poeti e dei musicisti sanno fare così bene i loro conti.”
“Se stai commettendo un errore, fallo così alto che chiunque altro sembri avere sbagliato.”
“Non basta scoprire gli esecutori di certe canzoni, bisognerebbe individuare anche i mandanti.”
“Nel momento in cui la mia popolarità è un po’ calata, perché il genere allegro non era compatibile con il ’68, mi sono fermato e ho cercato di portare avanti con altri cantanti la mia vena intuitiva. Proprio con Califano varammo la nostra etichetta discografica, la notte dello sbarco sulla luna dell’Apollo: da qui il nome dell’etichetta.”