“Dell’anima si poteva pensare e dire ciò che si voleva perché non si sarebbe mai potuta mettere a confronto con la realtà. Direanima era dire tutto e, in fondo, non dire niente.”
“Disse un giorno un giovanemonaco ad abba Macario:- Io so che molti dicono male di te. Perché non reagisci?- Perché – risponde l’anziano – se quelli che dicono male di me sapessero quello che penso di loro, direbbero peggio…”
“Durante il capitolo tenutosi in un monastero di Scete, di fronte all’infinità delle opinioni e delle discussioni, un monaco disse:- Se i figli d’Israele avessero avuto come guida un capitolo, piuttosto che Mosé, sarebbero ancora in Egitto.”
“Un monaco perennemente inquieto chiese un giorno al suo abate di poter andare a consultare un celebre eremita. - Va’ pure – gli rispose l’abate. – Bada però che il consultarlo non sia chiedergli di essere del tuo parere.”
Abba Filemone, quando abba Serapione si allontanò dalla Chiesa fondando una sua setta, non troncò i rapporti con lui, per cristianacarità. Un giorno lo andò a trovare e rimase sopreso nel vederlo parlare da solo sulla cima di una collinetta.- “Fratello – gli chiese – come mai parli da solo?”Gli rispose Serapione:- “Lo faccio perché mi è di grande consolazione parlare con qualcuno che la pensi come me”.
“Quando i fatti cambiano, io cambio la mia opinione. Lei cosa fa, signore?”