“Le gonne, dall’ultima volta che i gemelli erano stati a Rhulen, erano salite non sopra la caviglia, ma sopra il ginocchio.”
“Bisogna riformare la coscienza dell’uomo, creare quella della donna!”
“Amare e sacrificarsi e soccombere! Questo il destino suo e forse di tutte le donne?”
“Per quello che siamo, per la volontà di tramandare più nobile e più bella in essi la vita, devono esserci grati i figli, non perché, dopo averli ciecamente suscitati dal nulla, rinunziamo all’essere noi stessi.”
“Come può diventare una donna, se i parenti la dànno, ignara, debole, incompleta, a un uomo che non la riceve come sua eguale; ne usa come d’un oggetto di proprietà; le dà dei figli coi quali l’abbandona sola, mentr’egli compie i suoi doveri sociali, affinchè continui a baloccarsi come nell’infanzia?”
“L'organismofemminile, anche il più sano, dinanzi ai suoi malesseri periodici si trova sempre indifeso e umiliato... Nessuna poetessa ancora, in un superamento eroico, ha analizzato questa condizione animale e sacra.”