Nel perdono c'è sempre un'inclinazione dall'alto verso il basso, che impedisce una relazione alla pari. Ma se tu dici: "mi dispiace", stai di fronte. Allora conservi la tua tua dignità, e così l'altro può avvicinarsi a te più facilmente.
“Perdona molto agli altri, nulla a te stesso.”
“Avrei potuto perdonare la sua Vanità se non avesse mortificato la mia.”
“Da buon cristiano, bisogna che li perdoniate, ma non dovete mai ammetterli alla vostra presenza, o permettere che il loro nome sia citato davanti a voi.”
“Non c’è nulla che si possa perdonare, attribuendolo all’imprevisto e alla depressione dello spirito per un dispiacere tanto recente? Non si può accettare nessuna probabilità, solo perché non è una certezza? Non c’è nulla di dovuto all’uomo che tutte abbiamo mille ragioni per avere caro e nessuna ragione per sospettare? Alla possibilità che ci siano motivi in se stessi irrefutabili, anche se per un certo tempo inevitabilmente segreti?”
“Chiedereperdono a qualcuno è una cosa complicata, una prova di delicato equilibrio tra la durezza dell’orgoglio e lo strazio del rimorso, e se non riesci ad aprirti sul serio con il tuo interlocutore, tutte le scuse suonano superficiali e false.”