“Mantengo le distanze dal ruolo, conservo un approccio attoriale, perché non ho caratteristiche personali o una fisicità 'naturalmente comica'. Quindi ogni volta devo costruire il personaggio stando attento a non farne una macchietta.”
“La recitazione ti permette di sperimentare nuovi aspetti della tua personalità, oltre che nuoveavventure.”
“Non mi piace l'improvvisazione.”
“Era chiaro già quando avevo quattro anni che sarei diventato un attore.”
“Abbandonai l'Italia per tre anni perché avevo interpretato questi film dove facevo il teen-ager, come Lazzarella e Cerasella, e mi ero fossilizzato nel ruolo del giovane diciottenne. Quindi partii, andai in Germania e feci, credo, dodici o tredici film e la cosa bella fu che partecipai ai primi western europei i quali, nessuno lo sa, ma li realizzarono i tedeschi e non gli italiani, perché appunto si ispirarono a questo autore, Karl May che è come il nostro Salgari.”
“Dai 14 ai 19 anni ho fatto la modella. Viaggiavo tanto, ma ho lasciato perché è un lavoro che ti costringe alla solitudine. Così ho iniziato a studiarerecitazione e a fare provini: d’altronde fare l’attrice è ciò che ho sempre desiderato. Ho lavorato duro, volevo qualcosa che mi soddisfacesse nel profondo e che non accarezzasse solo la mia vanità. ”