“Non sono arrabbiato con Linux, davvero, e nemmeno lui ce l'ha con me.”
“Essere in due posti contemporaneamente una volta era una prerogativa dei santi, ora lo fanno anche gli informatici.”
La mente del cacciatore-raccoglitore si adattava a ritmi, migrazioni e abitudini delle sue prede, altrimenti non le avrebbe incontrate; quella dell’agricoltore al ciclo dei vegetali che coltivava; quella dell’uomo al tempo dell’industria, al “carattere” delle macchine: la velocità e la quantità; la mente, al tempo dell’informatica, deve adeguarsi a un mondo senza tempo né spazi da percorrere, piatto, e a una logica binaria (sì/no, acceso/spento, pieno/vuoto), quella degli strumenti che usiamo (non si direbbe, ma questo apre campi sterminati all’ideazione).
“I fanatici di informatica hanno la schifosa tendenza di sostenere che alcune tecnologie non siano pronte per la gente comune perché le loro nonne non le userebbero – beh, mia nonna mi spedisce sempre delle email. Digita 70 parole al minuto e le piacevantarsi delle email a suo nipote con i suoi amici attorno alla piscina nella sua casa di riposo in Florida.”
“640 Kb dovrebbero essere abbastanza per chiunque.”
“L'autostrada informatica trasformerà la nostra cultura tanto drasticamente quanto l'invenzione della stampa di Gutenberg ha trasformato quella del Medio Evo.”