“Noi che da bambini abbiamo imparato a baciare il pane, abbiamo in mente la nostra infanzia e ricordiamo l’eredità di una fame che ormai non conosciamo più, le disgustose omelette che ci facevano le nostre nonne per non buttare via l’uovo sbattuto che avanzava quando impanavano il pesce. Ma non ricordiamo la tristezza. La rabbia sì, le mascelle serrate, come scolpite nella pietra, di certi uomini, certe donne che in una sola vita avevano accumulato sventure sufficienti per soccombere più volte e, malgrado tutto, si reggevano ancora in piedi.”
Ho telefonato ai miei nonni e mio nonno mi ha detto: "Abbiamo visto il tuo film". "Quale?" gli ho chiesto. Allora ha gridato: "Betty, qual era il titolo di quel film che non mi è piaciuto?".
“- Andrea: Mio nonno faceva il capostazione...- Architetto: Curioso: mio nonno prendeva sempre il treno.- Andrea: Hehe, siamo quasi parenti!”
“Mio nonno mi ha insegnato a non aver paura, mio nonno mi ha insegnato a stare dalla parte dei più deboli, mio nonno mi ha insegnato che bisogna studiare perché la scuola è importante, mi ha insegnato il valore del lavoro, mi ha insegnato che bisogna dare tempo alla famiglia, ma mi ha insegnato anche che cresciamo in una comunità e a questa dobbiamo portare il nostro contributo, mio nonno mi ha insegnato a fare la zuppa col pane e il vino, a guidare il trattore, a bluffare a carte.”
“E se mi scordassi gli occhi di mia nonnae le parole con cui mi ha cresciutosicuramente non sarei lo stesso uomo.”
“Mia nonna era una donna davvero in gamba. Ha sepolto tre mariti e due di loro stavano solo schiacciando un pisolino.”