“Sono molto contento di essere qui, come dice uno dei nipotini di Paperone.”
“Il risultato di tutto questo avanzare a occhi chiusi, accettare le regole imposte dal profitto e dal consumo, è un benessere fittizio. Il nostro benessere è economico, certo, di mezzi, di strumenti, di giochi, di media e di chiacchiere. Ma non produce lo stare bene, non agevola armonia e equilibrio, pace interiore, sicurezza.”
“La convinzione del ricco che il povero sia felice non è più assurda della convinzione del povero che lo sia il ricco.”
“Ho sempre avuto il massimo disprezzo per le ricchezze, non perché non mi piacessero, ma perché odiavo le fatiche e le preoccupazioni che ne derivano.”
“L’odierna maggiore diffusione della ricchezza – se non in senso assoluto, almeno in senso relativo al costo del cibo – combinata con l’ignoranza sensoriale che si diffonde, ha del resto portato allo stesso criterio antieconomico, inversamente proporzionale e piú inconsapevole rispetto all’ostentazione elitaria, ma altrettanto poco conveniente: piú un prodotto è a buon prezzo, piú lo mangio, non importa se mi privo del piacere e se fa danni a me, all’ecosistema e ai lavoratori che lo producono.”
“Chi ha soldi naviga con venti tranquilli.”