“Io sono una pianta che cresce nel fango, che cresce dal mio inconscio; cresco dalla coscienza, dalla conoscenza, e da me esce l’Essere di Luce. Tutto ciò ha un’origine remota.”
“Mi secca mostrarmi così poco indulgente con l’adolescente e il ventenne che sono stato. Vorrei amarlo, riconciliarmi con lui, ma non ci riesco. Mi sembra di poter dire che ero terrorizzato: dalla vita, dagli altri, da me stesso – e che l’unico modo per impedire al terrore di ridurmi alla paralisi totale fosse ripiegarmi su me stesso in un atteggiamentoironico e disincantato, e considerare ogni tipo di entusiasmo o impegno con il ghigno del tipo a cui non la si fa, uno che sa come va il mondo senza essere mai andato da nessuna parte.”
“Per un uomo che vede se stesso come l’eroe di un romanzo, la prigione è un capitolo imprescindibile.”
“La mia vita non è così, interessante, vado al lavoro e poi, torno a casa, non so che dire. Dovresti leggere il mio diario, è una raccolta di fogli, bianchi.”
“- Camionista: Ehi imbecille, hai qualche problema?- Fletcher: Io sono la quintessenza dell'imbecillità!”
“Non credere mai di essere altro che ciò che potrebbe sembrare ad altri che ciò che eri o avresti potuto essere non fosse altro che ciò che sei stata che sarebbe sembrato loro essere altro.”