“Quando l'autore mette la parola fine al suo racconto, il racconto non gli appartiene più. Passa al lettore, che può aiutare l'autore stesso a comprendere meglio quello che ha scritto.”
“Con i grandi classici cerco di comportarmi come si fa con i maiali: non butto via niente.”
Se il lettore è fesso e il libro è brutto, statene certi: la lettura risulterà "tutta d'un fiato".
“La vanità è a tal punto radicata nel cuore dell'uomo che un soldato, un attendente, un cuciniere, un vessillifero si vantano e vogliono degli ammiratori. E anche i filosofi li vogliono, e quelli che scrivono contro tutto ciò vogliono la gloria di avere scritto bene, e quelli che leggono vogliono la gloria di averli letti, e anch'io che sto scrivendo ho forse questo desiderio, e forse quelli che lo leggeranno...”
“Un libro di aforismi non ha la pretesa di coinvolgere il lettore in una sorta di dialogo, a giudicare dal suo tono di asseverazione implacabile, esso non ha opinione su di loro. Quello che il lettore percepisce è una sorta di disprezzo ultimo, quello dell’inchiostro per l’uomo, del minerale per l’animale.”
“Voialtri personaggi non impressionate i nostri sensi. Né quelli dei lettori, né quelli dei romanzieri che vi progettano. Non vi lasciate né vedere né sentire. E' la vostra maniera di possederci tutti, ma ciascuno separatamente, nell'intimità.”