“- Ferdinando Esposito: Tu devi ringraziare il fegato. [si porta le mani alla milza]- Lorenzo Bottoni: Lì non c'è il fegato, c'è la milza.- Ferdinando Esposito: Lo so, ma io soffro col fegato.”
“Valeva una ferita, molte ferite, scoprire la profondità della devozione e dell’affetto che si celavano dietro quella sua maschera impassibile. Per un attimo, i suoi occhi duri come l’acciaio si appannarono e le labbra gli tremarono. Per la prima e unica volta, intravidi in lui un grande cuore, oltre che una grande mente. Tutti quegli anni di umile ma fedeleservizio culminarono in quel momento della verità.”
“Sono stato dall'infermiera l'altro giorno e le ho detto, il braccio mi fa male ogni volta che faccio così (compie il gesto con le braccia). Lei mi ha detto, Bene, allora non faccia così.”
“Le ferite possono guarire, ma quando ci si accanisce su di esse, inevitabilmente lasciano un segno.”
“Il dolore sopportato in silenzio rende forti nello spirito, ma anche fragili, disinteressati alla vita e privi di ogni difesa.”
“Dolore e solitudine fanno cadereuomini e muri.”