“Mario, non siamo soli, dietro di noi c'è il Grande Incognito, il Caposconosciuto della massoneria. Stiamo calmi, e se facciamo il nostro dovere, coll'aiuto di chi può, ce la faremo.”
“Il padre non è il detentore della Legge, non sa quale sia il senso ultimo del mondo, cosa sia, in ultima istanza, giusto e ingiusto, ma sa mostrare attraverso la testimonianza incarnata della sua esistenza che è possibile – è sempre ancora possibile – dare un senso a questo mondo, dare un senso al giusto e all’ingiusto. Il compito della testimonianza paterna è, infatti, quello di rendere possibile un senso del mondo. Ma è anche quello di trasmettere il desiderio da una generazione all’altra, di trasmettere il senso dell’avvenire; non tutto è già stato, non tutto è già stato visto, non tutto è già stato conosciuto. Ereditare non è solo ricevere un senso del mondo, ma è anche la possibilità di aprire nuovi sensi del mondo, nuovi mondi di senso.”
“Il padre che oggi viene invocato non può più essere il padre che ha l’ultima parola sulla vita e sulla morte, sul senso del bene e del male, ma solo un padre radicalmente umanizzato, vulnerabile, incapace di dire qual è il senso ultimo della vita ma capace di mostrare, attraverso la testimonianza della propria vita, che la vita può avere un senso.”
“Il populismo è paradossale perché invoca una orizzontalità senza terzo, una democrazia diretta senza filtri, l’abbattimento di ogni forma di mediazione istituzionale per poi reggersi sull’arbitrio di un padre-padrone. Il compito del padre è trasmettere il desiderio da una generazione all’altra, è permettere l’eredità. La saggezza più grande è saper tramontare; è saper scegliere il tempo giusto per uscire di scena, sapere lasciare il posto, vivere la propria dissoluzione, sapere lasciare una eredità, trasmettere una eredità.”
“Può non capire un padre il proprio figlio?”
“Il Titano Crono è mio padre.”